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Giappone: aperture e rielaborazioni

29 gennaio 2018

…sembra che la mente giapponese stia trovando la sua strada. Difficile dire in quale direzione si muoverà. Ancora una volta lo stimolo principale sembra essere l’assimilazione della cultura altra, in questo caso l’America. L’apprendimento, come in passato, consiste nella imitazione. Superfluo sottolineare che in Giappone questa attitudine non dà luogo a una ripetizione meccanica, bensì alla scoperta di nuove potenzialità rispetto agli spunti originari. Anche questo è segno che il nazionalismo si cancella da sé o, per meglio dire, non teme di confrontarsi con le altre culture, di imparare da loro. È questa volontà di aprirsi all’altro, meno accentuata nei paesi occidentali, a caratterizzare la mente giapponese. Questo sarà il suo lascito, un modello che si offre al mondo intero. Ciò le permette di superare i propri limiti e di inaugurare un dialogo fecondo con tutto ciò che se ne differenzia. Da poco più di un secolo, in Giappone la filosofia mondiale o comparativa è una realtà. Non si teme il confronto, solo quando si conosce la propria grandezza.

Leonardo Vittorio Arena, Lo spirito del Giappone. La filosofia del sol levante dalle origini ai giorni nostri, Milano, Rizzoli 2017,  Quinta edizione, pp.366-67.

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