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Nietzsche allo specchio

9 dicembre 2016

Nietzsche lo sconosciuto autore di mille identità, sempre uguali, sempre diverse, il tentativo di cercarne la coerenza, unica sponda accessibile con il nonsense; Nietzsche come nell’avvelenata di Guccini, prima nazi, antisemita, poi filosemita, poi marxista, specie in Cina, anni 30, lì darwinista, in Europa antidarwinista, ancora fascista, D’Annunzio, ancora marxista con Cacciari, quando non faceva politica; Nietzsche poeta solo poeta, con i reazionari del filosofico, incapaci di catturarne lo spirito, filosofico, e poi nur Narr nur Dichter come nei Ditirambi di Dioniso; poi pazzo quindi inservibile, lettura benpensante, sempre coloro che lo denigrano come poeta; fautore della schizoanalisi, con Deleuze e Guattari, la scissione dell’Io (Ichspaltung) riabilitata; Nietzsche che dice tutto e il contrario di tutto, ah la famigerata frase di Giorgio Colli, riabilitata, in nome della sua identità, di Nietzsche, apostolo del nonsense, ma come: nel nonsense vi sono apostoli….?! Nietzsche, la cui unica coerenza si gioca sui registri della Unvernunft, la non ragione come non percepire, come non razionalità che dovrebbe guidare la percezione (vernhemen) e invece non lo fa non prende per vero (wahr-nehmen) ciò che arriva ai sensi, non lo elabora, Nietzsche eracliteo, epicureo, parmenideo, persino, Nietzsche heideggeriano ante e post litteram, Nietzsche rock, Nietzsche jazz, Nietzsche ambient con Brian Eno che ne canta la ripetizione, Nietzsche con John Cage che irride l’Accademia, Nietzsche schopenhaueriano o anti schopenhaueriano, Nietzsche musicista, Nietzsche negato per la musica; sempre l’ Inno alla vita probante o invalidante; Nietzsche femminista, con Lou, Nietzsche misogino, senza Lou e verso Malwida, Nietzsche psicologo dell’inconscio, Nietzsche seguace della coscienza contro l’inconscio, a onta di von Hartmann, di Jaspers, Nietzsche bestseller, Nietzsche autore invenduto alla massa,lonely crowd imperante, Nietzsche precursore di Freud, Nietzsche antiFreud come nell’Antiedipo, ancora Deleuze; Nietzsche e la new age, Nietzsche contro i guru, Nietzsche con Rorty e l’ideale ascetico persino zen; Nietzsche vicino a Céline, Nietzsche lontano da Proust, Nietzsche beckettiano Nietzsche e la ligne claire…Wo Es war, soll Nietzsche werden: così il nostro imperativo, suggerito ai contemporanei, perché, al di là delle etnie, non trovino il vero Nietzsche, proprio mai, se non, se non soltanto nel nudo, dove non aleggia il fumo mefitico dell’esorcismo, dove il nonsense si afferma e invalida ogni interpretazione: anche la propria, la nostra, la mia? anche questa, questa innanzitutto. ma allora Nietzsche? dove, dove lo si cercherà? ma allora Nietzsche? già, sì, è proprio vero, anche questo è niezschiano, è Nietzsche; sì…da capo! Un attimo, guarda, guarda, guarda: se guardi nel senza fondamento (Abgrund) il senza fondamento ti inghiotte: consolazione di ogni interpretazione di Nietzsche, tessuto statico su cui si cercherebbe, invano, l’edificante, ciò che esonera dall’immane fatica del pensare…Nietzsche sinico, vicino a Zhuangzi da cui, nell’immaginario collettivo, non fu mai separato—

From → filosofia

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